LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Annalisa Scialpi
|
|||||
Porto la mia spina con inclemenza, trafitta dal ricordo della rugiada che non conobbi.
Già, prima del mio tempo, i soli falciavano la terra coi sudari dei braccianti.
L’eccelso e l’imo mi braccavano, di luce riflessa tra mille, splendenti fuochi, e fu il pensiero, quel pensiero, che mi salvò dalla macina dei giorni a macerare destini stanchi all’ombra di invalidi santi. |
|